Caschi per Bici Bell

Il casco Bell

Chiunque pratichi il ciclismo a livello agonistico sa quanto è importante dotarsi delle giuste protezioni corporee perché anche con la bicicletta si possono raggiungere velocità considerevoli e le possibili cadute possono essere molto dannose. La protezione è indispensabile per quelle parti del corpo più delicate, come la testa, anche se l’obbligo di indossare protezioni non è previsto dalle leggi. Il codice della strada italiano, infatti, non prevede l’obbligo di indossare il casco quando si usa una bicicletta ma per quanto riguarda la sicurezza personale è consigliabile non scendere mai a compromessi. Per questo motivo, è consigliabile indossare un casco da ciclismo e peccare di prudenza piuttosto che sottovalutare i possibili danni che potrebbero essere causati da una semplice caduta anche a velocità ridotte.

La protezione del casco è importante per tutte le discipline ciclistiche, a prescindere dalla velocità raggiunta e dal tipo di percorso su cui si pratica l’attività sportiva. Esistono molte marche di articoli da ciclismo specializzate nella costruzione di caschi adatti per qualsiasi esigenza e pensati per bilanciare il giusto grado di protezione e di confort. Una delle compagnie con una grande e lunga storia nel mondo dei caschi è la Bell, nata nel 1923 come compagnia di produzione di automobili da corsa che ebbero molto successo nelle competizioni dei decenni successi. Solo nella seconda metà degli anni ’50 l’azienda iniziò a entrare nel mondo della produzione di caschi protettivi per macchine da corsa, diventando presto uno dei leader del settore. Negli anni ’60 si iniziarono a produrre con successo caschi per moto e motocross. Grazie l’esperienza acquista nel campo dei veicoli a motore, nel 1975 la Bell presentò uno dei primi caschi pensati per l’uso in bicicletta. In quegli anni, infatti, il ciclismo stava vivendo un periodo di crescita, con le competizioni trasmesse a livello internazionale e con una grande riscoperta dello sport da parte del pubblico non professionista. Il mercato dei caschi per bici della Bell crebbe nei decenni seguenti e la compagnia fu sempre in prima linea per il lancio di innovazioni tecnologiche nelle forme e nei materiali. Ancora oggi i professionisti e i semplici amanti del ciclismo continuano a scegliere questa marca, per la sua lunga storia, ma anche per la qualità dei prodotti.

I modelli di casco Bell più conosciuti sono:

• casco Bell per bici da corsa: poiché la marca fu una pioniera nella costruzione di questi tipi di casco, ancora oggi molti sportivi si affidano ai caschi Bell da corsa per le loro gare. L’importanza di questo tipo di protezione è aumentata dal 2003, in seguito alla morte del ciclista Kivilev dopo una caduta durante la Parigi-Nizza. Da quell’anno tutti le gare professionistiche prevedono l’obbligo di indossare il casco per tutta la durata della competizione. Per non diminuire il comfort e danneggiare la performance, i caschi da corsa sono leggeri, affusolati e dotati di ampie prese d’aria su tutta la superficie.
• casco Bell da MTB: i modelli classici sono molto simili nella forma e nel design ai modelli da corsa ma sono leggermente più pesanti e robusti. Il casco Bell da MTB è indicato per le discipline tradizionali della mountain bike, come l’all mountain e l’all mountain marathon, mentre per quelle più estreme e meglio optare per caschi più resistenti.
• casco Bell da Downhill: i caschi da Downhill sono nella maggior parte di casi a forma integrale, quindi con una protezione aggiuntiva per il mento e la mandibola. Pur essendo più pesanti e ingombranti sono necessari per questa disciplina in discesa e con ostacoli, dove si raggiungono velocità elevate e il rischio di cadute aumenta.
• casco Bell da trekking: i caschi indicati per il cicloturismo o per andare in bici in città possono variare nella forma e nei materiali ma solitamente i ciclisti optano per modelli leggeri, facili da indossare e non troppo costosi.