Elettronico vs Meccanico: la nuova frontiera del cambio per bicicletta

Elettronico vs Meccanico: la nuova frontiera del cambio per bicicletta

Cambio elettronico o cambio meccanico? Cosa valutare prima della scelta

Il cambio della bicicletta ti permette di pedalare in modo più facile o più impegnativo in base al tracciato che affronti. Inserendo una marcia utile ad affrontare una salita, pedalare sarà meno faticoso ma percorrerai meno strada, viceversa con una marcia meno leggera la fatica sarà maggiore ma guadagnerai in termini di strada percorsa. Anche se muovi i primi passi nel ciclismo sai sicuramente a cosa serve il cambio ma forse adesso il tuo dubbio è se dotarti di un cambio elettronico o del tradizionale cambio meccanico. Prima di qualunque decisione è necessario capire quali sono le principali differenze tra i due sistemi di trasmissione analizzando vantaggi e svantaggi che portano a una scelta piuttosto che all’altra.

Come funziona il cambio meccanico

Il  classico cambio meccanico ti permette di ottimizzare la pedalata e di andare più velocemente. Il sistema è composto posteriormente dalla cassetta dei pignoni che hanno dimensioni inferiori alle corone collocate anteriormente. Il funzionamento avviene attraverso la pedivella che collega le ruote dentate, e ai pedali sui quali il ciclista imprime il movimento: con il cambio la catena si muove da un pignone a un’altro. In salita, per fare meno fatica, potrai selezionare la marcia che ti consente di scegliere il pignone di dimensioni maggiori e la corona piccola, mentre su un percorso piano potrai selezionare un diverso rapporto in cui viene utilizzata la corona grande e la ruota pignone piccola in modo da avere una maggiore velocità di avanzamento. In breve, nel momento in cui cambierai il rapporto corona/pignone potrai aumentare o diminuire i giri della ruota posteriore rispetto a quelli dei pedali. Fondamentalmente si tratta di un sistema provvisto di cavo d’acciaio che comanda il deragliatore dove cambierai rapporto servendoti del manettino che invia il comando. Come sai non puoi modificare il rapporto quando sei fermo perché la catena deve girare e devi anche prevedere qual è il rapporto di cui devi servirti prima di affrontare una salita o una discesa. Ma come far funzionare il meccanismo? Se la bicicletta ha un solo cambio posteriore, i pignoni di cui è accessoriata variano da 6 a 8 ma se disponi di un cambio anteriore e posteriore potrai servirti di un numero di pignoni che va da 7 a 11, e di tre corone. Nel caso del cambio doppio potrai controllare con la mano sinistra la corona mentre con la destra comanderai il pignone: sono comandi efficienti, leggeri e molto curati nel design, facili da azionare e inseriti in posizione comoda. 

Come funziona la trasmissione elettronica   

Sia per quanto riguarda le biciclette da corsa che le mountain bikes si sono aperte coinvolgenti discussioni sulle differenze e i relativi vantaggi e svantaggi della trasmissione meccanica e di quella elettronica. Entrambe ti consentono di specificare il rapporto della pedalata ma starà a te capire quale cambio si accorda meglio con le tue preferenze ciclistiche poiché si tratta di sistemi differenti. Il cambio elettronico, generalmente, è formato da 2 deragliatori motorizzati, posteriore e anteriore, che potrai comandare elettricamente, ma anche dai pignoni, dal comando del cambio, da un display luminoso, dalla batteria e dal cablaggio. Come sai non sono presenti cavi in acciaio che consentono la trasmissione dei comandi e nemmeno le guaine che spesso hanno al loro interno un sottile tubo di teflon che regala scorrevolezza al cavo. Il funzionamento avviene elettronicamente attraverso un segnale elettrico che arriva alla centralina e viene trasformato in impulso per il deragliatore che si sposta sul pignone scelto. La prima grande differenza con il cambio manuale è che quello elettronico ti permette una cambiata immediata attraverso un apposito tasto che azionerai con un tocco: i comandi sono piccoli e comodi. Qualunque sia il percorso, il comfort è ovviamente maggiore rispetto a quello dato dal cambio meccanico. Soprattutto rappresenta un incredibile vantaggio in termini di tempo se sei in competizione con altri ciclisti che dispongono di cambio meccanico. Va detto, però, che in un percorso nei boschi, un cavo elettrico della tua mountain bike potrebbe essere danneggiato dagli arbusti o da una caduta con conseguente blocco del funzionamento. Il cambio elettronico si aggiudica però un punto a favore perché non richiede manutenzione mentre quello meccanico è dotato di cavi che possono arrugginire e obbligare alla loro sostituzione.

  Cambio elettronico e cambio meccanico: ulteriori vantaggi e svantaggi

Come abbiamo accennato tra le componenti del cambio elettronico è presente una batteria che può essere ricaricata con semplicità ma è necessario che sia controllata per evitare spiacevoli sorprese. E' vero che se la batteria dovesse esaurire la carica durante la pedalata il cambio si posizionerebbe in un rapporto intermedio permettendoti di arrivare a casa. Ma se un giorno decidessi di fare una gita non prevista potresti accorgerti di non averla ricaricata. Questa è una preoccupazione che non hai se la bicicletta ha il cambio meccanico. Come si scopre uno svantaggio della trasmissione elettronica ecco che emerge un vantaggio: non avrai il problema di regolare il cambio quando il mezzo rimane inutilizzato per molto tempo come invece accade con quello meccanico. 

Funzionalità, estetica ed altri aspetti della trasmissione elettronica

Ma cosa succede quando le condizioni meteo sono avverse? La tenuta stagna garantisce completamente? Purtroppo oltre ai molti vantaggi connaturati a una tecnologia assolutamente all’avanguardia, il cambio elettronico della bicicletta, a causa della pioggia e del fango, può avere dei problemi anche se è a tenuta stagna. Inoltre la batteria può essere meno efficiente del 30% in caso di temperature troppo basse o eccessivamente alte. Con la pioggia non si comporta meglio il cambio meccanico che può arrugginire. Per quanto riguarda la funzionalità, il cambio elettronico consente al ciclista una cambiata rapidissima ed evita distrazioni permettendo di concentrarsi sul percorso. Inoltre l’estetica della bicicletta ha un enorme fascino perché oltre a essere presente una minor quantità di cavi e fili, la progettazione complessiva risulta pulita. A seconda del percorso potrai anche impostare i settaggi del cambio e avvalerti di regolazioni che il cambio meccanico non consente. La silenziosità, infine, è innegabilmente maggiore. Meno accattivante è il costo del cambio elettronico decisamente superiore a quello meccanico e quindi appannaggio di professionisti che non si fanno impressionare dal prezzo. Nel caso poi si rompa un comando, i costi della riparazione non saranno da poco. Tra tutti questi punti a favore e a sfavore del cambio elettronico e di quello meccanico qual è la differenza più grande? Sicuramente la cambiata veloce, estremamente precisa e programmabile, molto vantaggiosa nella bici da corsa . Infine la presenza del display permette di conoscere il rapporto con cui pedali e questo ti dà la possibilità di apportare cambiamenti immediati di grande soddisfazione.

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